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Un alto muro bianco taglia diagonalmente il salone della Basilica, riavvolgendosi su se stesso alle estremità e formando due ambienti semichiusi. Sul muro si stagliano, ingigantiti, schizzi e brevi aforismi dell’autore che descrivono il rapporto fra l’architettura, l’ambiente naturale e l’uomo. All’intorno, su bassi ripiani formati da lastre di marmo, si dispiegano i disegni originali, mentre pannelli esplicativi e sistemi di illuminazione, sospesi al soffitto, oscillano quasi impercettibilmente. Lo spazio sembra palpitare leggermente, quasi reagisse allo spostamento delle persone al suo interno. Il percorso espositivo, con ingresso dalla piccola porta sul lato est, gira tutto intorno al grande muro, trovando una sosta nelle due salette di proiezione a pianta triangolare. L’intento didattico traspare chiaramente dalle |